ANCORA UNA PROVA DELLA CIVILTA' CINESE....

OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO!!!! Le immagini che seguono sono estremamente dure, però riteniamo doveroso mostrarle, perché fatti così gravi non devono passare inosservati. Il mondo deve sapere, la gente deve essere informata di quanto accade in Cina, di come possa disumanamente divenire normalità il disprezzo per la vita.

Una bimba appena nata giace morta sotto il bordo del marciapiedi, nella totale indifferenza di coloro che passano.La piccina è solo un'altra vittima della politica crudele del governo cinese che pone il limite massimo di un solo figlio nelle città (due nelle zone rurali), con aborto obbligatorio.Nel corso della giornata, la gente passa ignorando il bebè.Automobili e biciclette passano schizzando fango sul cadaverino.


Di quelli che passano, solo pochi prestano attenzione. La neonata fa parte delle oltre 1000 bambine abbandonate appena nate ogni anno, in conseguenza della politica del governo cinese.L'unica persona che ha cercato di aiutare questa bambina ha dichiarato:'Credo che stesse già per morire, tuttavia era ancora calda e perdeva sangue dalle narici'.Questa signora ha chiamato l'Emergenza però non è arrivato nessuno.


'Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del governo e molte persone passavano ma nessuno faceva nulla... Ho scattato queste foto perché era una cosa terribile...''I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie foto che non per la piccina...'
In Cina, molti ritengono che le bambine siano spazzatura.Il governo della Cina, il paese più popoloso del mondo con 1,3 miliardi di persone, ha imposto la sua politica di restrizione della natalità nel 1979.I metodi usati però causano orrore e sofferenza: i cittadini, per il terrore di essere scoperti dal governo, uccidono o abbandonano i propri neonati.Ufficialmente, il governo condanna l'uso della forza e della crudeltà per controllare le nascite; però, nella pratica quotidiana, gli incaricati del controllo subiscono tali pressioni allo scopo di limitare la natalità, che formano dei veri e propri 'squadroni dell'aborto'. Questi squadroni catturano le donne 'illegalmente incinte' e le tengono in carcere finché non si rassegnano a sottoporsi all'aborto.In caso contrario, i figli 'nati illegalmente' non hanno diritto alle cure mediche, all'istruzione, né ad alcuna altra assistenza sociale. Molti padri vendono i propri 'figli illegali' ad altre coppie, per evitare il castigo del governo cinese.Essendo di gran lunga preferito il figlio maschio, le bambine rappresentano le principali vittime della limitazione delle nascite.Normalmente le ragazze continuano a vivere con la famiglia dopo del matrimonio e ciò le rende un vero e proprio un peso.Nelle regioni rurali si permette un secondo figlio, ma se anche il secondo è una femmina, la cosa rappresenta un disastro per la famiglia.Secondo i dati delle statistiche ufficiali, il 97,5% degli aborti è rappresentato da feti femminili.Il risultato è un forte squilibrio di proporzioni fra popolazione masch ile e femminile. Milioni di uomini non possono sposarsi, da ciò consegue il traffico di donne.L'aborto selezionato per sesso sarebbe proibito dalla legge, però è prassi comune corrompere gli addetti per ottenere un'ecografia dalla quale conoscere il sesso del nascituro.Le bambine che sopravvivono finiscono in precari orfanatrofi.Il governo cinese insiste con la sua politica di limitare le nascite e ignora il problema della discriminazione contro le bambine.
Alla fine, un uomo raccolse il corpo della bambina, lo mise in una scatola e lo gettò nel bidone della spazzatura.

CIAO MICHELA

VOLEVAMO PORGERE L'ULTIMO SALUTO A MICHELA CHE DA CIRCA UN ANNO ERA DIVENTATA UN NOSTRA SORELLINA PIU' PICCOLA......
HA LOTTATO CONTRO UN MALE PIU' FORTE (PURTROPPO) DI LEI, LA RINGRAZIAMO PER AVERCI PERMESSO DI ESSERE AL SUO FIANCO IN QUESTO PERCORSO DIFFICILE E SOFFERTO,CI HA INSEGNATO CHE NON BISOGNA MOLLARE MAI E NON BISOGNA ARRENDERSI......
UN ABBRACCIO AI GENITORI,A CUI SPERIAMO DI AVER FATTO SENTIRE LA NOSTRA VICINANZA NELL'AFFRONTARE UNA BATTAGLIA DIFFICILE,CON CUI ABBIAMO CONDIVISO LA SPERANZA DI RIUSCIRE A VINCERE.....
CON MICHELA NON SE NE VA QUELLA SPERANZA PERCHE' SARA' SEMPRE UN ESEMPIO DA TENERE PRESENTE DAVANTI ALLE DIFFICOLTA'....
SEI E SARAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI


CIAO MICHELA

NON FINIREMO MAI DI CHIAMARLI EROI !!!!

L’obiettivo del terrorista, un pachistano o comunque straniero, secondo gli afghani, erano proprio i civili ed i soldati della Nato. «Una delle nostre sentinelle l’ha visto avvicinarsi e ha gridato in dari (una delle due lingue afghane nda) “Altolà, fermo”, ma vistosi scoperto il terrorista si è fatto saltare in aria» rivela il comandante di Italfor. La strage è avvenuta alle 9.52 locali di ieri, le 6.22 in Italia. Il kamikaze aveva quasi raggiunto dei civili, che sono finiti in mille pezzi avvolti dal fumo scuro dell’esplosione. Il maresciallo Paladini forse si stava avvicinando per fermarlo. Purtroppo era il più vicino a 15-20 metri. Per lui non c’è stato nulla da fare «la forza dell’esplosione lo ha scaraventato contro un nostro camion e non ha più ripreso conoscenza» racconta De Fonzo. Altri tre soldati italiani, oltre al colonnello, sono rimasti feriti. Il caporal maggiore scelto Andrea Bariani, del 5° reggimento Alpini di Vipiteno, che faceva da scorta al comandante. Il capitano Salvatore Di Bartolo, dell'11° reparto Infrastrutture di Messina e il suo parigrado Stefano Ferrari, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza che lavoravano al ponte. Schegge al volto, ferite a una gamba e una frattura al braccio considerate non gravi. Un elicottero francese li ha trasportati verso l’ospedale da campo di Kabul, ma per Paladini non c’è stato nulla da fare.

DOPO ESSERE VENUTI A CONOSCENZA DELLA DINAMICA DELL'ATTENTATO RISULTA DISGUSTOSO E FUORI LUOGO CONTINUARE A SENTIRE LE POLEMICHE DELLA SINISTRA RADICALE RIGUARDANTI IL RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DAI LUOGHI IN CUI SONO IMPEGNATI.....IN QUESTI CASI BISOGNEREBBE SOLO ESPRIMERE IL MASSIMO APPOGGIO AI RAGAZZI IMPEGNATI A SVOLGERE UN DURO E PERICOLOSO LAVORO IN NOME DELL'ITALIA E DI TUTTI GLI ITALIANI.....

UN FORTE ABBRACCIO E LE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA,

ORGOGLIOSI DI ESSERE CONNAZIONALI DI DANIELE.

Ciao Gabriele

In ricordo di Gabriele Sandri. Contro una follia che non appartiene al calcio e a coloro che questo sport lo amano davvero. Contro chi tenta di "coprire" un folle gesto che ha ucciso una vita, parlando di violenza negli stadi, anche se in quel momento non c'entrava nulla. Contro chi si professa tifoso e mette a ferro e fuoco una città. Contro un ministro dell'Interno che senza pudore ammette di aver scoperto la tragedia dopo 4 ore di allarmismo. Contro chi antepone gli interessi economici di uno sport diventato businnes all'incolumità generale e non ha il coraggio di fermare un campionato anche solo per avere il tempo di interrogarsi su una tragedia inspiegabile. Tutto questo è pazzia. Vogliamo un calcio pulito, rivogliamo quei valori sportivi sani sui quali si fonda, senza corruzione, doping, violenza e speculazioni. Lo vogliamo per Gabriele Sandri, per Filippo Raciti e per tutti quei giovani e giovanissimi che stanno crescendo e ai quali dobbiamo far amare e vivere col cuore uno degli sport più belli e più seguiti nel mondo.

9 NOVEMBRE - LA FESTA DELLA LIBERTA'


“OLTRE IL MURO DEI DIRITTI NEGATI. LIBERTA’ IN CINA, TIBET E BIRMANIA”: con questo slogan il 9 novembre Azione Giovani festeggerà i primi 18 anni dalla caduta del muro di Berino, concentrando la sua attenzione sulla Cina, sul Tibet e sulla Birmania. Le tre questioni, peraltro strettamente correlate per via dell’occupazione cinese nella terra del Dalai Lama e del palese sostegno del regime comunista di Pechino alla giunta militare birmana, portano alla ribalta muri odiosi che non cadono e anzi si rafforzano grazie ai timori e alle connivenze dell’Occidente: violazione dei diritti umani, negazione della libertà religiosa e delle identità culturali, sfruttamento del lavoro e dell’ambiente sono i paradigmi su cui si regge un sistema totalitario che incarna le abiezioni ideologiche e repressive del comunismo e le peggiori degenerazioni del turbo-capitalismo.Con buona pace dei tanti soloni che parlano della Cina come di una grande opportunità di sviluppo, noi riteniamo che la destra giovanile debba fare della battaglia contro il regime di Pechino una battaglia epocale di civiltà proprio come anni fa i nostri fratelli maggiori fecero contro il comunismo sovietico.Non contro il popolo cinese, ma per il popolo cinese. Per la sua libertà, per i suoi diritti. E al contempo per quelli dei popoli vicini e dei nostri popoli europei che appaiono indifesi di fronte alla competizione con un Paese in cui si viola qualsiasi regola del mercato del lavoro.Azione giovani costruirà nelle piazze principali delle città i muri di cartone, riempiti con le parole d’ordine di quei regimi (censura, aborto obbligatorio, lavoro senza diritti e senza regole, ambiente violentato, negazione della libertà di culto, annientamento delle identità, concorrenza sleale) per poi abbatterli con la gioia e l’entusiasmo che caratterizzò i fratelli berlinesi quell’indimenticabile notte del 9 Novembre 1989.

Chiudere i Laogai ! Liberare tutti ! Finalmente anche il Parlamento Italiano ha condannato i Laogai !!!

Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato ben tre mozioni di condanna dei gulag cinesi.

Dopo il Congresso USA ed il Bundestag Tedesco anche il Parlamento Italiano ha finalmente condannato la detenzione e lo sfruttamento di dissidenti ed oppositori nei Laogai cinesi. I Laogai sono veri e propri campi di concentramento dove milioni di persone vengono costrette al lavoro forzato per produrre per il Partito Comunista Cinese merci da esportare anche in Occidente.

Esprimiamo a tutti i deputati, che hanno presentato le mozioni, la gratitudine di quanti oggi si battono contro il regime e lottano per l’affermazione dei diritti umani e sindacali in Cina e nei paesi illegalmente occupati dalla Repubblica Popolare Cinese.

Auspichiamo che il Governo Italiano non lasci nulla di intentato per porre fine al disumano
trattamento a cui sono sottoposti i democratici cinesi ed i patrioti del Tibet, della Mongolia del Sud e del Turkestan Orientale.


Harry Wu
( 19 anni trascorsi nei Laogai)Laogai Research Foundation - USA

Lu Decheng
( 9 anni trascorsi nei Laogai)
Esule in Canada

Toni Brandi
Laogai Research Foundation Italia Onlus

Claudio Tecchio
Campagna di Solidarietà con il Popolo Tibetano

PS : Testi delle mozioni presentate :
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=17585&stile=6
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=17583&stile=6
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=12591&stile=6
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=17582&stile=6
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=12590&stile=6

CHE VIAGGIO !!!!!



CHE ESPERIENZA.....

TRALASCIANDO IL VIAGGIO OVVERO LE 20 ORE E PIU' DI AUTOBUS CHE CI SIAMO SOBBARCATI IN DUE GIORNI(CHE SONO STATI DIVERTENTI,GOLIARDICI MA SICURAMENTE STANCANTI.....)LA VISITA ALLA FOIBA DI BASOVIZZA E AL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA E' UN'ESPERIENZA CHE DOVREBBE TOCCARE A TUTTI I RAGAZZI DELLE SCUOLE ITALIANE......

AVERE UN PEZZO DI STORIA COSì A DISPOSIZIONE E PER LE MAGGIOR PARTE DELLE VOLTE NEANCHE CONOSCERNE L'ESISTENZA E' A DIR POCO IMBARAZZANTE.....
CALPESTARE QUELLA TERRA,RESPIRARE L'ARIA CHE ANNI FA HA VISTO ITALIANI MORIRE SOLO PERCHE' TALI CI HA FATTO LETTERALMENTE ACCAPPONARE LA PELLE,CONOSCERE LE STORIE DI TUTTE QUELLE CHE PERSONE CHE SOLO RINNEGANGO L'ITALIA AVREBBERO CONTINUATO A VIVERE,MA NON LO HANNO FATTO, CI FA ESSERE ANCORA PIU' ORGOGLIOSI DI ESSERLO....

A VOLTE SI DICE CHE BISOGNEREBBE RISCRIVERE LA STORIA,NOI ABBIAMO L'OBBLIGO DI COMINCIARE A RACCONTARLA COME SI E' VERAMENTE SVOLTA......
VORREI RIVOLGERE UN GRAZIE A TUTTI I RAGAZZI DELLA COMUNITA' CHE HANNO PARTECIPATO ALLA VISITA OGNIUNO DEI QUALI HA CONTRIBUITO A FAR SI CHE TUTTO ANDASSE PER IL MEGLIO...
DAJE RIGA!!!! IL DOMANI APPARTIENE A NOI......